La Commissione Europea mercoledì ha ampiamente approvato il progetto di bilancio 2023 dell’Italia, criticando l’aumento di Roma sul tetto per i pagamenti in contanti, ritenendolo contrario agli sforzi per combattere l’evasione fiscale.
“Nel complesso, la Commissione ritiene che il documento programmatico di bilancio per l’Italia sia in linea con le indicazioni di bilancio” fornite da Bruxelles a luglio, scrive la commissione nel suo parere.
primo ministro Giorgia Meloni ha definito il parere una “valutazione positiva che convalida il buon lavoro del governo”.
La commissione ha citato nuove misure che aumenteranno il disavanzo, ma ha osservato che la maggior parte era volta a mitigare temporaneamente gli effetti dell’inflazione su famiglie e imprese.
Tuttavia, ha avvertito, qualsiasi proroga di queste misure, o di nuove in arrivo, contribuirebbe a “un aumento del disavanzo e del debito pubblico previsto nel 2023”.
Le ipotesi macroeconomiche alla base del bilancio erano “plausibili” sia per quest’anno che per il prossimo, ha aggiunto.
Ma Bruxelles ha detto Roma non aveva ancora fatto progressi sulla riforma fiscale, con un disegno di legge per ridurre le tasse sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema fiscale ancora da approvare in Parlamento.
Ha inoltre criticato la proposta del governo di aumentare da 2.000 a 5.000 euro il tetto dei pagamenti in contanti nei negozi e nelle imprese; la possibilità per gli esercenti di rifiutare pagamenti con carta inferiori a 60 euro; e un regime di sanatoria fiscale per passività inferiori a 1.000 euro.
Ha osservato di aver precedentemente raccomandato all’Italia di combattere l’evasione fiscale rafforzando i pagamenti elettronici e limitando le soglie per i pagamenti in contanti.
La Banca d’Italia ha anche criticato i pagamenti in contanti come favoreggiamento dell’evasione fiscale, che costa all’Italia circa 100 miliardi di euro all’anno.
Il progetto di bilancio, che mette da parte più di 21 miliardi di euro (22,3 miliardi di dollari) in misure antiinflazione per famiglie e imprese, deve essere approvato dal parlamento entro la fine dell’anno.
Prima di salire al potere a settembre, il partito di estrema destra Fratelli d’Italia di Meloni aveva promesso ampi tagli alle tasse e più fondi per pensionati e famiglie, suscitando preoccupazioni per l’impatto sul già colossale debito italiano.
Ma la Meloni, che ha cercato di presentarsi come leader responsabile in un momento di incertezza economica globale, ha presentato un bilancio secondo gli esperti sostanzialmente in linea con quello del precedente governo di Mario Draghi.
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