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Economia

Le date dei saldi invernali 2023 in Italia, regione per regione

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Il 5 gennaio iniziano i saldi invernali a Roma e Milano.

La stagione dei saldi post-natalizi in Italia inizia a Roma e nella maggior parte delle regioni il 5 gennaio 2023, con i saldi invernali che iniziano in Sicilia tre giorni prima.

L’Osservatorio italiano dei consumatori Codacons ricorda agli acquirenti che durante i saldi i negozianti sono tenuti a esporre chiaramente i prezzi sugli articoli in vendita, con il cartellino originale accanto al nuovo prezzo scontato.

Il Codacons afferma che gli acquirenti dovrebbero essere a conoscenza delle norme relative alle vendite e dovrebbero verificare se i prezzi sono stati effettivamente abbassati.

Gli sconti sono consentiti solo sulle scorte già presenti nel negozio prima dei saldi, non sugli articoli acquistati con uno sconto.

I consumatori dovrebbero diffidare di sconti superiori al 50%. Il Codacons afferma che solo i negozi di fascia più alta possono permettersi di offrire tale sconto, e che se i consumatori sospettano una truffa dovrebbero rivolgersi al Codacons o alle forze dell’ordine.

I negozianti sono inoltre obbligati ad accettare le carte di credito esposte nelle proprie vetrine come pagamento durante i saldi.

A meno che l’articolo non sia danneggiato, i negozianti non devono accettare resi sugli articoli in saldo, né sono obbligati a consentire ai clienti di provare gli articoli.

Le vendite durano circa sei settimane, più a lungo in alcune regioni. Ecco le date dei saldi Italia inverno 2023 regione per regione:

  • Abruzzo: 5 gennaio (per 60 giorni)Basilicata: 5 gennaio – 2 marzo
  • Bolzano: 5 gennaio – 18 febbraio
  • Calabria: 5 gennaio – 28 febbraio
  • Campania: 5 gennaio – 2 aprile
  • Emilia Romagna: 5 gennaio – 5 marzo
  • Friuli-Venezia Giulia: 5 gennaio – 31 marzo
  • Lazio: 5 gennaio – 15 febbraio
  • Liguria: 5 gennaio – 18 febbraio
  • Lombardia: 5 gennaio – 5 marzo
  • Marche: 5 gennaio – 1 marzo
  • Molise: 5 gennaio – 5 marzo
  • Piemonte: 5 gennaio – 28 febbraio
  • Puglia: 5 gennaio – 28 febbraio
  • Sardegna: 5 gennaio – 5 marzo
  • Sicilia: 2 gennaio – 15 marzo
  • Toscana: 5 gennaio – 5 marzo
  • Trento: 5 gennaio – 5 marzo
  • Umbria: 5 gennaio – 5 marzo
  • Valle d’Aosta: 5 gennaio – 31 marzo
  • Veneto: 5 gennaio – 28 febbraio

Credito fotografico: Paolo Bona / Shutterstock.com.

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Economia

L’Italia taglia i sussidi per i disoccupati

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Meloni svela tagli fiscali e riforme del mercato del lavoro il 1° maggio.

Lunedì il governo italiano ha approvato un decreto che riduce le prestazioni assistenziali per i poveri e i disoccupati, oltre a svelare tagli fiscali per i lavoratori a basso reddito e rendere più facile per le imprese assumere lavoratori con contratti a breve termine.

Le misure facevano parte di un pacchetto di riforme del mercato del lavoro annunciato dal premier Giorgia Meloni a seguito di una riunione di gabinetto in occasione della Giornata internazionale dei lavoratori.

Il “reddito di cittadinanza” che il governo sta ridimensionando è un’indennità mensile per le famiglie e le persone con reddito basso, pensata per aiutare con le spese di base come cibo, bollette e affitto.

Il sussidio è stato a lungo nel mirino del governo di coalizione di destra guidato da Meloni, tra affermazioni secondo cui il programma di welfare è soggetto ad abusi e scoraggia le persone dal cercare lavoro, in particolare per lavori a bassa retribuzione.

Meloni ha detto che dal prossimo anno il sussidio sarà suddiviso in due prestazioni distinte per distinguere tra “chi può lavorare e chi non può”.

Lo Stato sovvenzionerà le persone inabili al lavoro per disabilità o impegni familiari, con pagamenti mensili fino a 500 euro, mentre a coloro ritenuti idonei al lavoro sarà ridotta l’indennità, fino a un massimo di 350 euro mensili, e saranno tenuti a frequentare programmi di formazione professionale.

Con le riforme del 1° maggio il governo introdurrà sgravi fiscali, da luglio a dicembre, a beneficio di chi ha un reddito annuo inferiore a 35.000 euro.

In un videomessaggio la Meloni si è detta “estremamente orgogliosa” della mossa che ha salutato come “il taglio fiscale più importante degli ultimi decenni”, sostenendo che aumenterebbe le buste paga per i redditi più bassi fino a 100 euro al mese.

IL reddito di cittadinanza è una politica di punta del partito Movimento 5 Stelle il cui leader Giuseppe Conte era il primo ministro italiano quando lo schema è stato introdotto nel 2019.

Lunedì Conte ha criticato le riforme del Labor Day, sostenendo che le misure “costeranno caro ai lavoratori già poveri e sottopagati”.

Elly Schlein, leader del Partito Democratico di centro-sinistra, ha criticato gli sforzi del governo per facilitare l’assunzione di lavoratori con contratti di lavoro a breve termine, sostenendo che la mossa “ruba il futuro alle generazioni future”.

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Economia

Roma affronta scioperi e proteste il 17 novembre

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Ricercato a Roma https://www.wantedinrome.com

Wanted in Rome è una rivista mensile in inglese per espatriati a Roma fondata nel 1985. La rivista copre le notizie di Roma che potrebbero interessare i residenti di lingua inglese e italiana e anche i turisti. La pubblicazione offre anche annunci, foto, informazioni su eventi, musei, chiese, gallerie, mostre, moda, cibo e viaggi locali.

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Economia

I sindacati italiani proclamano lo sciopero per il 12 dicembre

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I principali sindacati italiani hanno programmato uno sciopero di tre ore per lunedì 12 dicembre, in segno di protesta contro il bilancio di emergenza del primo ministro italiano Mario Monti noto come piano Salva Italia.

I sindacati CGIL, CISL e UIL sono preoccupati per l’impatto che il bilancio avrà sui lavoratori che rappresentano, in particolare le misure che riguardano le pensioni e la nuova età pensionabile.

Nel 2012 l’età pensionabile passerà da 65 a 66 anni per gli uomini e da 60 a 62 anni per le donne, mentre il numero minimo di anni di contribuzione pensionistica necessari per andare in pensione prima della pensione passerà da 40 a 42 anni per gli uomini e 41 anni per le donne.

È inusuale che le tre federazioni sindacali scioperino contemporaneamente perché negli ultimi anni le loro risposte alle politiche economiche del governo sono state spesso contrastanti.

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