Sabato in Italia si terranno due distinte manifestazioni per la pace.
Roma ospiterà nel pomeriggio di sabato 5 novembre un grande raduno per chiedere l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e l’avvio di colloqui internazionali di pace. L’evento Europe for Peace inizierà a mezzogiorno in Piazza della Repubblica per proseguire alle 14.00 in Piazza S. Giovanni , determinando notevoli disagi alla circolazione e ai trasporti pubblici nel centro della città.
Alla marcia sono attese circa 50.000 persone, tra cui più di 500 associazioni ad ampio spettro tra sindacati, società civile e associazioni religiose, Rete Italiana per il Disarmo, Comunità di S. Egidio, Emergency, Greenpeace, Fridays for Future, le Sardine , e l’Associazione Partigiani Italiani ANPI.
La manifestazione è apolitica ma i partiti di sinistra saranno fortemente rappresentati, tra cui il Partito Democratico (PD) di centrosinistra e il populista Movimento 5 Stelle (M5S) i cui leader saranno rispettivamente Enrico Letta e Giuseppe Conte.
Dal palco di piazza S. Giovanni sarà letto anche un messaggio di pace del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, insieme alle testimonianze di pacifisti ucraini e vittime civili della guerra.
La fiaccolata di Roma per la pace #Ucraina andò dal Campidoglio al Colosseo #StandWithUcraina pic.twitter.com/9Zejv1kYnV— Ricercato a Roma (@wantedinrome) 25 febbraio 2022
“Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere e stare al fianco del popolo ucraino con tutti i mezzi, siamo al fianco delle vittime” – si legge in un comunicato degli organizzatori – “Questa guerra deve finire adesso. più sofferenze! L’Italia, gli Stati membri dell’UE e le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità dei negoziati per fermare l’escalation e ottenere un cessate il fuoco immediato”.
Un’altra manifestazione per la pace in Ucraina si terrà all’Arco della Pace a Milano alle ore 16.00.
La manifestazione è organizzata da Carlo Calenda, leader del centrista Azione, e vedrà la partecipazione del suo alleato Matteo Renzi del IV partito centrista, insieme al sindaco di Bergamo Giorgio Gori e all’ex sindaco di Milano Letizia Moratti.
Il raduno di Milano prevederà anche un collegamento in diretta con il sindaco di Lviv, Andrij Ivanovyc Sadovyj.
Nonostante entrambi i raduni abbiano un obiettivo comune – quello di raggiungere la pace in Ucraina – sono divisi sull’invio di armi italiane all’esercito ucraino.
Conte ritiene necessario “negoziare con la Russia, il che non significa non mantenere ferma la condanna dell’invasione” perché “la via d’uscita non è una vittoria militare ma un negoziato di pace”.
In contrasto con l’evento di Roma, il raduno di Milano chiederà apertamente tutte le misure necessarie per proteggere il popolo ucraino, compreso l’invio di armi.
“Chiedere di fermare la consegna delle armi” – argomenta Calenda – “non significa promuovere la pace, ma consegnare l’Ucraina agli aggressori russi”.
Foto Avvenire