Roma vota per rinviare le modifiche alle licenze commerciali esistenti fino al 2020.
Il Consiglio comunale di Roma ha approvato una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle (M5S) del sindaco Virginia Raggi per rinviare l’attuazione di una direttiva dell’Unione europea volta ad aprire la concorrenza nel settore dei servizi.
La direttiva, che prende il nome dall’ex commissario europeo al mercato interno Frits Bolkestein, mira a creare un mercato libero per il settore dei servizi richiedendo la riemissione di gare d’appalto per attività commerciali come mercati, bancarelle e food truck.
I consiglieri di Roma hanno votato 31 favorevoli e 7 contrari alla mozione per la proroga fino al 2020 di tutte le concessioni esistenti per gli stand commerciali nelle aree pubbliche della Capitale.
Tra i favorevoli alla mozione c’erano il M5S anti-establishment di Raggi, la destra Fratelli d’Italia e la sinistra Sinistra Italiana; i consiglieri che hanno votato contro appartenevano al Partito Democratico (Pd) di centrosinistra del premier Matteo Renzi e quelli della lista civica dell’imprenditore Alfio Marchini.
Il voto è stato accolto con favore dai commercianti, ma gli oppositori ritengono che la decisione faccia il gioco del potente clan Tredicine, che possiede la maggior parte delle paninoteche mobili della città e ha legami politici.
È anche percepito da molti come un passo indietro, svelando i ripetuti sforzi dell’ex sindaco Ignazio Marino per sfidare il presunto monopolio delle Tredicine, reprimendo l’ubicazione delle loro paninoteche nei siti storici, riducendo il mercato della Befana della città in Piazza Navona, e mettendo in discussione le circostanze dietro l’ottenimento da parte del clan di così tante licenze commerciali.
Foto Il Fatto Quotidiano