Draghi non ha usato mezzi termini quando gli è stato chiesto dell’intervista a Lavrov.
Lunedì il primo ministro italiano Mario Draghi ha dichiarato che i commenti del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un’intervista alla televisione italiana sono stati “osceni”.
Draghi è stato interrogato dai giornalisti sulla controversa intervista in cui Lavrov è apparso domenica sera sul canale privato italiano Rete 4.
“In Italia abbiamo la libertà di espressione” – ha detto il premier – “Il ministro Lavrov viene da un Paese dove non c’è libertà di espressione”.
L’Italia permette alle persone “di esprimere liberamente le proprie opinioni, anche quando sono palesemente false, aberranti”, ha detto Draghi che ha anche preso di mira lo stile dell’intervista – durante la quale Lavrov ha parlato incontrastato – descrivendola come un discorso di comizio politico.
La potenza di uno statista libero.
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pic.twitter.com/xIL0eeoldy— Davide Carretta (@davcarretta) 2 maggio 2022
“Quello che ha detto il ministro Lavrov è aberrante”, ha sottolineato Draghi, aggiungendo che “la parte su Hitler era veramente oscena”.
Lavrov è stato interrogato sul Zona Bianca programmare come la Russia potrebbe affermare che sta combattendo per “denazificare” l’Ucraina quando il presidente Volodymyr Zelensky è ebreo.
Presidente Draghi: In Russia non c’è libertà di espressione, in Italia c’è e permette di esprimere liberamente le proprie opinioni, anche quando sono palesemente false e aberranti— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) 2 maggio 2022
Parlando attraverso un interprete italiano, Lavrov ha affermato che il leader nazista Adolf Hitler “aveva sangue ebraico”, aggiungendo: “Gli ebrei saggi affermano che i più grandi antisemiti sono gli stessi ebrei”.
I commenti di Lavrov sono stati condannati da Germania e Canada, mentre Israele ha convocato l’ambasciatore russo per “chiarimenti” e ha chiesto scuse per le osservazioni che il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid ha definito “sia imperdonabili che oltraggiose”.
Foto Sky Tg24