Tragedia all’ospedale Pertini di Roma.
Era da poco passata la mezzanotte quando un grido disperato scosse il reparto di ginecologia dell’ospedale. Una donna italiana di 30 anni, madre di un bambino da tre giorni, era in lutto.
Si è addormentata durante l’allattamento e il suo bambino è morto soffocato sotto il peso del suo corpo. Accanto alla donna in lacrime c’era un’infermiera.
Era stata lei ad essersi accorta, pochi istanti prima, che la madre dormiva, schiacciando il neonato. Allora il fardello ricadde sulle sue spalle, dicendo alla donna cosa significava il colore cereo della pelle di suo figlio. Ora la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta sulla tragedia.
La Procura procede con l’accusa di omicidio colposo. L’autopsia sarà eseguita dal professor Luigi Cipolloni.
La madre viene trattata come una vittima, perché il suo bambino non avrebbe mai dovuto essere tra le sue braccia; qualcuno in ospedale avrebbe dovuto controllare che il bambino fosse rimesso nella sua culla dopo l’allattamento. È da protocollo farlo perché una delle principali cause di morte infantile è il co-sleeping, cioè un bambino di non più di cinque mesi che si addormenta accanto al genitore.