60 preziose antichità rientrate in Italia.
L’ufficio del procuratore distrettuale della contea di New York ha restituito 60 antichità rubate in Italia, tra cui un affresco del I secolo da Ercolano, in un rimpatrio del valore di 20 milioni di dollari.
I tesori archeologici, contrabbandati fuori dall’Italia e venduti illegalmente negli Stati Uniti, sono stati presentati lunedì presso la sede del ministero della Cultura a Roma.
I reperti, tra cui statue, vasi e bronzi, sono stati recuperati grazie alla collaborazione tra i Carabinieri d’Arte – il Comando per la Tutela dei Beni Culturali (TPC) – e l’Ufficio del Procuratore Distrettuale della Contea di New York.
Sta iniziando nella sala Spadolini del #MiC la presentazione dei reperti #archeologici recuperati negli Stati Uniti e rimpatriati dai @_Carabinieri_ Tutela Patrimonio Culturale. Interviene il Ministro @g_sangiuliano.
https://t.co/vczMzrbqE5 pic.twitter.com/XvHG143BMG— Ministero della Cultura (@MiC_Italia) 23 gennaio 2023
Il ministro della cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, ha salutato l’operazione di rimpatrio come “un grande successo” nell’ambito degli sforzi per “combattere il traffico illecito di beni che appartengono alla nostra nazione”.
Le opere, saccheggiate da tombaroli o “tomb raiders” in Italia e gestiti da commercianti privati, erano stati venduti a collezioni pubbliche e private negli Stati Uniti, incluso il Metropolitan Museum of Art di New York.
A seguito dell’indagine penale, un importante commerciante ha ricevuto un divieto a vita dall’acquisto di antichità, secondo una dichiarazione sul sito web del ministero della cultura.
L’anno scorso l’Italia ha aperto un nuovo museo che mostra antichi manufatti che sono stati saccheggiati dai siti archeologici italiani e trafficati all’estero prima di essere salvati dalla polizia artistica.
Il Museo dell’Arte Salvata è ospitato nella Sala Ottagonale delle Terme di Diocleziano, parte del Sistema dei Musei Nazionali Romani di Roma.
La collezione vanta 260 reperti etruschi, greci e romani, molti dei quali rubati da tombaroli prima di uscire dall’Italia in collezioni private, musei e case d’asta.
Foto Ministero della Cultura