Il governo italiano cerca di frenare la dipendenza dal gas dalla Russia.
L’Italia è pronta a vietare agli uffici pubblici di impostare l’aria condizionata a una temperatura inferiore a 25 gradi Celsius quest’estate tra gli sforzi del governo per ridurre la dipendenza del paese dal gas russo.
Le nuove regole, in vigore dal 1° maggio fino alla fine del prossimo marzo, fisseranno anche un limite di 19 gradi centigradi per gli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici durante l’inverno, riporta il quotidiano italiano IlSole24Ore.
Il piano di austerità – parte di un emendamento al decreto governativo sui consumi energetici denominato “termostato di funzionamento” – è attualmente all’esame del Senato italiano.
Il razionamento energetico interesserà gli uffici dei ministeri, degli enti locali e delle scuole, ma saranno escluse le abitazioni private, gli ospedali, le case di cura e gli ambulatori.
La mossa arriva dopo che il primo ministro italiano Mario Draghi ha recentemente chiesto agli italiani se fossero disposti a scambiare l’aria condizionata con la pace in Ucraina.
Il premier ha posto la domanda ironica dopo aver promesso che Roma si adeguerebbe se l’Ue decidesse di imporre un embargo sul gas russo per fare ulteriore pressione su Mosca.
Non è chiaro come le autorità verificheranno se gli edifici pubblici sono conformi alle nuove regole, le cui sanzioni sono fissate da € 500 a € 3.000, secondo IlSole24Ore.
La notizia delle misure di risparmio energetico arriva mentre i ministri del governo italiano si recano questa settimana nell’Africa centrale e meridionale in missione per procurarsi forniture di gas alternative dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Draghi ha saltato il viaggio dopo essere risultato positivo al covid-19 ma è asintomatico, ha annunciato lunedì un portavoce del governo.