La donna di 46 anni era appena arrivata a Roma.
Una donna ucraina in fuga dall’invasione russa del suo paese è morta venerdì mattina a Roma dopo un viaggio in autobus di 30 ore dall’Ucraina alla capitale italiana.
La donna è crollata davanti ai suoi due figli piccoli, un maschio e una femmina di 10 e 11 anni, dopo essere scesa dall’autobus nel quartiere Ostiense della città, riporta il quotidiano Corriere della Sera.
Allertati dalle urla dei bambini, gli agenti di polizia hanno cercato di rianimare la donna, 46 anni, prima dell’arrivo dei soccorsi, ma tutti i tentativi di salvarle la vita sono falliti.
La donna, identificata dai media italiani come Natalia Kretova, è scesa dall’autobus estremamente stanca ed è caduta a terra con forti dolori al petto prima di perdere conoscenza, secondo la polizia.
La tragedia è avvenuta poco dopo le 07.30 di venerdì in piazzale 12 ottobre 1492, accanto alla stazione ferroviaria Ostiense, nei pressi di Eataly.
Natalia aveva confidato a una suora ucraina sull’autobus di non avere parenti in Italia e di non sapere dove andare, riporta quotidiano online Roma Oggi.
La suora aveva suggerito a Natalia e ai suoi figli di andare in un centro di accoglienza dove lei vive a Castel Gandolfo, circa 25 km a sud-est di Roma.
Venerdì è stata condotta l’autopsia sulla causa della morte della donna, il cui bagaglio avrebbe contenuto medicinali per curare l’ipertensione.
Natalia e i suoi due figli si erano recati a Roma da Lviv, dopo aver effettuato il viaggio prima da Ternopil e prima ancora da Kremenchuk nel sud dell’Ucraina, riferisce Corriere della Sera.
A Ternopil i bambini hanno salutato il padre che è rimasto a difendere il suo paese dall’invasione russa.
Ora, dopo la tragica perdita della madre, i giovani fratello e sorella si ritrovano improvvisamente a Roma senza famiglia.
I bambini sono stati portati al centro di accoglienza di Castel Gandolfo, con la suora ucraina che hanno incontrato sull’autobus, e sono seguiti dai servizi sociali.
Foto ANSA