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Cultura

Roma per onorare la leggenda del cinema italiano con una statua

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Sordi moriva a Roma 20 anni fa oggi.

Roma omaggia con una statua nella Capitale l’amatissimo attore e comico romano Alberto Sordi, scomparso il 24 febbraio 2003.

La collocazione esatta della statua non è stata rivelata, ma sarebbe collocata nel Municipio V di Roma est – che comprende i quartieri di Centocelle, Pigneto, Prenestino, Torpignattara e Quadraro – dove Sordi girò numerose scene.

Gli artisti saranno invitati a partecipare a un concorso per creare la statua che dovrebbe essere svelata entro la fine di quest’anno.

Chi era Alberto Sordi?

Sordi ha interpretato principalmente ruoli comici, arricchiti dal suo accento romano che è stato un marchio di fabbrica durante una carriera durata sette decenni.

Gran parte del suo successo cinematografico è dovuto al suo accento che, ironia della sorte, lo ha visto espulso da un’accademia di recitazione milanese in gioventù.

Sordi scelse spesso di ritrarre l’antieroe, prendendosi gioco delle debolezze dei suoi connazionali e riuscendo a far ridere di sé gli italiani.

Oltre che attore, Sordi è stato cantante, doppiatore, regista e sceneggiatore.

Ha iniziato il suo viaggio nella commedia fornendo la voce doppiata del comico americano Oliver Hardy nel 1939, un ruolo che ha interpretato fino al 1951, in più di 40 Stanley e Ollio film in Italia.

Questo ruolo si è rivelato così popolare che Sordi lo ha adattato per i teatri, permettendo agli italiani di incontrare il “vero” Oliver Hardy sul palco.

Successo e riconoscimenti

Ruoli cinematografici minori seguirono negli anni ’40 fino a quando non ottenne la celebrità nazionale nel 1953 dopo essere stato scritturato in I vitelloni di Federico Fellini.

Sordi ha cementato il suo successo con classici come Un americano a Roma (1954) e Il Marchese Del Grillo (1981).

Sordi dentro Un americano a Roma

Ha ricevuto sette David di Donatello, il più prestigioso riconoscimento cinematografico italiano, ricevendo un Golden Globe per la sua interpretazione in A letto o non a letto nel 1963 e un Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1995.

radici romane

Sebbene amato in tutta Italia, Sordi era particolarmente adorato nella sua città natale. Rimase saldamente attaccato alle sue radici romane e trascorse la sua vita vivendo a Roma.

L’attore è nato nel rione Trastevere, ultimo di cinque figli. Suo padre era un concertista e sua madre un’insegnante.

Sordi dentro Il Marchese Del Grillo

L’edificio dove nacque – al civico 7 di via S. Cosimato – non esiste più (fu demolito negli anni ’30 per far posto al Palazzo delle Congregazioni) ma dall’altra parte della strada si trova una lapide che ricorda la sua nascita.

Dal 1958 Sordi visse con le due sorelle Aurelia e Savina in una villa vicino alle Terme di Caracalla.

La Roma saluta con affetto Alberto Sordi

Nel 2000, per festeggiare i suoi 80 anni, la città di Roma ha nominato Sordi sindaco onorario per un giorno.

Quando morì il 24 febbraio 2003, all’età di 82 anni, ci fu un immenso sfogo di dolore a Roma, con più di 250.000 persone che parteciparono al suo funerale nella Basilica di S. Giovanni in Laterano.

Roma successivamente ribattezzò la prestigiosa Galleria Colonna, in Via del Corso, in onore di uno dei suoi figli prediletti.

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Cultura

L’Italia apre il Museo Caruso a Napoli

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Napoli omaggia il tenore Caruso di un museo.

Il primo museo nazionale italiano dedicato al grande tenore Enrico Caruso ha aperto mercoledì a Napoli, 150 anni dopo la nascita della leggenda dell’opera nella città italiana.

Ospitato nel Palazzo Reale, il nuovo Museo Caruso contiene mostre multimediali tra cui registrazioni musicali e filmati accanto a documenti d’archivio, costumi e fotografie.

Salutando Caruso come “il più grande tenore che sia mai esistito”, la curatrice del museo Laura Valente ha detto ai giornalisti: “Al di là del suo grande talento e della sua straordinaria voce, ha davvero forgiato un nuovo modo di cantare, di esprimersi sul palco, in un certo modo, come ha fatto Maria Callas”.

“Caruso è stato un artista straordinario. La critica dice che è uno dei più grandi tenori di tutti i tempi” – ha detto il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano – “ma direi anche che rappresenta un’immagine positiva di Napoli nel mondo”.

Nato nel 1873, Caruso ha realizzato quasi 250 registrazioni e ha tenuto recital e spettacoli operistici in tutto il mondo.

Una star globale, è stato il primo artista a vendere più di un milione di copie di un disco – Vesti la giubba da Leoncavallo Io Pagliacci – nel 1902.

Tuttavia, nonostante il suo successo internazionale, Caruso giurò di non cantare mai più nella sua città natale dopo le tiepide recensioni della sua esibizione al Teatro S. Carlo nel 1901.

Morì a Napoli nel 1921, all’età di 48 anni, ed è sepolto nel cimitero cittadino di S. Maria del Pianto.

L’ingresso al Museo Caruso è compreso nel biglietto per il Palazzo Reale di Napoli.

Foto Musei Italiani – Twitter

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Cultura

Installazione artistica di Michelangelo Pistoletto distrutta da un incendio a Napoli

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Di Pistoletto Venere degli Stracci è stato installato due settimane fa.

Un’installazione di arte pubblica del celebre artista contemporaneo italiano Michelangelo Pistoletto è stata completamente distrutta da un incendio a Napoli all’inizio di mercoledì 12 luglio.

L’opera monumentale, intitolata Venere degli Stracci O Venere degli stracciè stato installato due settimane fa in Piazza del Municipio, alla presenza dell’artista e del sindaco Gaetano Manfredi.

Michelangelo Pistoletto con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi all’inaugurazione di Venere degli Stracci in Piazza del Municipio il 28 giugno. Foto Comune di Napoli.

Ancora ignote le cause dell’incendio, sono in corso accertamenti per accertare se il rogo sia stato doloso o frutto di un incidente.

L’opera è stata svelata il 28 giugno nell’ambito dell’iniziativa Napoli Contemporanea 2023 che ha l’obiettivo di dare spazio all’arte contemporanea negli spazi pubblici all’aperto di Napoli.

Pistoletto, che ha da poco compiuto 90 anni, è pittore, action artist e teorico dell’arte ed è uno dei principali rappresentanti del movimento italiano dell’Arte Povera.

Il suo lavoro è attualmente oggetto di una grande retrospettiva al Chiostro del Bramante di Roma.

Foto di copertina Agenzia Nova

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Cultura

Il ministro della cultura italiano fa una gaffe all’evento del premio del libro

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Premio Strega vinto dalla compianta Ada D’Adamo.

Il ministro della cultura italiano Gennaro Sangiuliano è sotto accusa dopo aver insinuato di non aver letto i libri selezionati per il Premio Strega, il massimo riconoscimento letterario italiano, nonostante abbia votato.

Durante la premiazione di giovedì sera a Roma – che ha visto vincere postuma la recentemente scomparsa Ada D’Adamo con il suo libro Vieni d’aria – il presentatore dell’evento Geppi Cucciari ha chiesto al ministro della cultura di dire qualche parola.

“Ho ascoltato le storie che questa sera si esprimono in questi libri selezionati e sono tutte storie che ti catturano e ti fanno pensare” – ha detto Sangiuliano – “Proverò a leggerle”.

Seguì un silenzio imbarazzato, con un Cucciari apparentemente stordito che chiedeva: “Ah… tu… non li hai letti?”

Sangiuiliano ha poi insistito sul fatto di aver letto i libri selezionati – “perché ho votato” – prima di affermare che intendeva dire che voleva “approfondirli”.

“Oltre la copertina, dentro!”, ha scherzato Cucciari, prima di lanciare un applauso al ministro.

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