Vanvitelli, morto il 1° marzo 1773, fu il più importante architetto italiano del XVIII secolo.
L’Italia organizza una serie di eventi in onore di Luigi Vanvitelli, l’architetto italiano famoso per aver progettato la Reggia di Caserta, in occasione del 250° anniversario della sua morte.
Gli eventi principali si svolgono alla Reggia di Caserta, il vasto palazzo che Vanvitelli progettò a metà del XVIII secolo per i Borbone Re di Napoli.
“Vanvitelli è stato un gigante assoluto, un geniale architetto che ha lasciato segni tangibili del suo lavoro in tutta Italia”, ha detto il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano durante il lancio del programma delle Celebrazioni vanvitelliane.
Vanvitelli nacque il 12 maggio 1700 a Napoli da madre italiana e padre olandese, un paesaggista chiamato Caspar van Wittel, che usava anche il nome Vanvitelli.
Il giovane Vanvitelli fu formato a Roma da Nicola Salvi, l’architetto che progettò la Fontana di Trevi, prima di venire a conoscenza di Papa Clemente XII che lo impegnò in vari progetti papali nelle Marche.
Vanvitelli fu quindi incaricato di eseguire studi per stabilizzare la cupola di San Pietro dopo che aveva sviluppato crepe. Ristrutturò anche l’interno della Basilica di S. Maria degli Angeli a Roma e dipinse un affresco di angeli nella volta della Basilica di S. Cecilia.
Vanvitelli è ricordato soprattutto per la Reggia di Caserta, trionfo finale del barocco italiano, commissionata da Carlo VII di Napoli nell’ambizioso tentativo di rivaleggiare con la Reggia di Versailles.
Completato nel 1845 dopo quasi 100 anni di costruzione, il sontuoso palazzo ha 1.200 stanze e 34 magnifiche scalinate, circondate da vasti giardini, fontane e corsi d’acqua.
Vanvitelli morì il 1° marzo 1773 nella Reggia di Caserta, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997 e visitabile tutto l’anno.
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