Il ministro della Salute “segua la scienza, non l’ideologia”.
Il fumo potrebbe presto essere vietato nelle aree all’aperto dei bar e alle fermate degli autobus in Italia, secondo i contenuti di un disegno di legge pubblicato dal quotidiano italiano La Stampa la domenica.
Il giro di vite sul fumo proposto dal ministero della salute riguarderebbe le sigarette elettroniche e i prodotti del tabacco riscaldati, oltre alle sigarette normali.
Oltre ai bar all’aperto, il divieto verrebbe esteso anche ai parchi se in presenza di donne incinte e bambini, La Stampa rapporti.
La mossa proposta, che arriva dopo che il ministro della salute Orazio Schillaci aveva promesso a gennaio di reprimere il fumo e lo svapo all’aperto, è stata accolta con critiche da diverse figure del governo di destra.
Il vicepremier italiano e leader della Lega Matteo Salvini ha scritto su Twitter: “Le sigarette elettroniche stanno aiutando così tante persone a rinunciare alle sigarette normali”, aggiungendo: “Come ex fumatore che ha smesso quattro anni fa, il divieto di fumarle all’aperto sembra essere finito la cima.”
Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, noto per le sue opinioni schiette, ha dichiarato alla nuova agenzia Adnkronos che il divieto proposto ricorda “un regime comunista autoritario e dittatoriale”.
Martedì Schillaci ha detto ai giornalisti che le proposte facevano parte di una bozza che “non aveva nemmeno visto”, sottolineando che avrebbe “seguito la scienza, non l’ideologia” nell’elaborare le leggi sul fumo.
Schillaci ha anche affermato: “Ribadisco, come medico e come ministro, che il fumo fa male, lo sappiamo tutti e lo sappiamo da anni”.
Il fumo in Italia è vietato nei luoghi pubblici inclusi bar, ristoranti, locali notturni e uffici dal 2005.