La partita è il giorno prima della visita di Expo 2030.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha chiesto al ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi di vietare ai tifosi della squadra di calcio olandese Feyenoord di assistere allo scontro dei quarti di finale di Europa League contro l’AS Roma allo Stadio Olimpico il 20 aprile.
Venerdì il sindaco ha espresso le sue preoccupazioni per il potenziale di violenza simile a quanto accaduto nel 2015, quando i tifosi del Feyenoord hanno causato il caos a Roma prima di una partita di Europa League contro l’AS Roma.
Invitando il ministro dell’Interno ad assumere “un atteggiamento molto duro, a tutela della città di Roma”, Gualtieri ha ricordato che la partita è stata programmata alla vigilia di un sopralluogo del Bureau International des Expositions (BIE) in relazione alla candidatura della Capitale a ospitare Expo 2030.
Lo scorso settembre, quando Piantedosi era prefetto di Roma, le autorità hanno vietato la vendita di biglietti ai tifosi del Feyenoord in vista di una partita di Coppa Uefa contro la Lazio allo Stadio Olimpico.
L’appello di Gualtieri arriva pochi giorni dopo che i tifosi “ultra” della squadra di calcio tedesca Eintracht Frankfurt si sono ribellati a Napoli, in vista di una partita di Champions League contro il Napoli.
Il comitato nazionale italiano per l’ordine pubblico e la sicurezza ha anche sollevato preoccupazioni per possibili violenze tra i tifosi nel derby di Roma di domenica tra Lazio e AS Roma, e nella partita internazionale di giovedì prossimo tra Italia e Inghilterra a Napoli, riferisce l’agenzia di stampa ANSA.
È probabile che la richiesta di Gualtieri venga accolta, secondo La Gazzetta dello Sportanche alla luce delle minacce online di alcuni tifosi del Feyenoord di ripetere le violenze avvenute a Roma otto anni fa.
Il 19 febbraio 2015, i sostenitori del Feyenoord in rivolta si sono scontrati con la polizia di Roma a Piazza di Spagna ea Villa Borghese dopo aver trascorso la giornata a bere, a dispetto delle restrizioni sull’alcol in vigore.
I rivoltosi hanno lanciato bombe fumogene e frantumato bottiglie di vetro contro la seicentesca fontana della Barcaccia, attribuita a Pietro Bernini, il cui famoso figlio Gian Lorenzo avrebbe probabilmente assistito il padre nella decorazione del monumento.
La parte centrale del monumento barocco è stata danneggiata, con frammenti scheggiati della fontana visibili nelle acque insieme a bottiglie di vetro e rifiuti scaricati dai teppisti che hanno anche vandalizzato 15 autobus urbani.
La fontana in travertino, costruita nel 1626-29, era stata recentemente oggetto di un restauro durato un anno.
Gli scontri hanno portato all’arresto di 50 tifosi del Feyenoord, con 18 feriti, tra cui 13 agenti di polizia. Il danno causato dal vandalismo a Roma è stato stimato in 5,2 milioni di euro, secondo le cronache italiane dell’epoca.
L’anno scorso un tribunale di Roma ha dichiarato colpevoli in contumacia sei tifosi del Feyenoord di aver vandalizzato la fontana della Barcaccia, emettendo condanne che vanno da tre anni e otto mesi a quattro anni.
Immagine di copertina: Fontana della Barcaccia, Piazza di Spagna, 19 febbraio 2015. Foto Leggo.