Villa Wolkonsky può essere visitata il 25-26 marzo.
Villa Wolkonsky, residenza ufficiale dell’ambasciatore britannico in Italia, aprirà le sue porte al pubblico per la prima volta nell’ambito dell’annuale iniziativa Spring Days organizzata dal Fondo Ambiente Italiano (FAI).
La visita includerà i giardini, l’acquedotto neroniano ei saloni signorili della residenza dell’ambasciatore sabato 25 e domenica 26 marzo, con visite guidate disponibili in inglese alle 10.40 e alle 16.40 in entrambi i giorni.
La visita “del tutto inedita” sottolinea la “grande partnership culturale tra Italia e Gran Bretagna, da Shakespeare ai giorni nostri, come risulta dall’amore degli italiani per Londra e dalla musica britannica e dall’apprezzamento dei britannici per lo stile di vita italiano”, secondo il sito del FAI.
La visita si concluderà con la serra vittoriana, risalente alla fine del XIX secolo, dove sono custoditi i pezzi più preziosi della collezione archeologica “Wolkonsky”.
Villa Wolkonsky sarà tra i 750 noti edifici e siti storici italiani che apriranno le porte al pubblico per l’edizione 2023 delle Giornate FAI di Primavera.
L’evento popolare è organizzato ogni anno dal FAI che lavora per preservare e promuovere il patrimonio culturale italiano ed è modellato sul National Trust britannico.
Originariamente di proprietà della principessa russa Zenaǐde Wolkonsky, che ne fece la sua dimora negli anni ’30 dell’Ottocento, la villa passò attraverso vari proprietari nel corso degli anni, diventando proprietà della Germania nel 1920.
Divenne poi l’ambasciata tedesca e la residenza dell’ambasciatore prima di essere sequestrata dal governo italiano dopo la Liberazione di Roma nel 1944.
Villa Wolkonsky passò di proprietà al governo britannico nel 1951, quando l’allora principessa Elisabetta giunse per la prima volta in Italia, pochi mesi prima di essere incoronata regina del Regno Unito.
Per tutti i dettagli sulle visite del 25-26 marzo a Villa Wolkonsky, situata in via Ludovico di Savoia nel quartiere S. Giovanni a Roma, consultare il sito del FAI.