I Musei Vaticani ospitano le sculture della Pietà fino al 6 gennaio.
I calchi in gesso delle tre sculture della Pietà del maestro rinascimentale Michelangelo sono esposti insieme nella Pinacoteca dei Musei Vaticani dal 7 aprile al 6 gennaio 2024.
I tre “calchi storici” ritraggono la Pietà in San Pietro insieme ai calchi della Pietà Bandini, del Museo del Duomo di Firenze, e della Pietà Rondanini dei Musei Vaticani.
La mostra in Vaticano è la terza e ultima parte di una mostra che ha visto i tre calchi esposti prima al Museo Dell’Opera del Duomo di Firenze e poi a Palazzo Reale a Milano lo scorso anno.
Il calco della Pietà Bandini risale al 1882 circa, mentre il calco della Pietà Rondanini è del 1953.
Il calco in gesso della Pietà di San Pietro è stato realizzato nel 1975, tre anni dopo che il capolavoro era stato gravemente vandalizzato nel famigerato attentato di Laszlo Toth.
Gli organizzatori affermano che la mostra consentirà agli spettatori di studiare l’evoluzione dell’arte di Michelangelo per un periodo di oltre mezzo secolo.
Una breve storia
La Pietà di San Pietro risale al 1498–1499 e fu completata quando Michelangelo aveva appena 24 anni. L’opera d’arte di fama mondiale raffigura il corpo di Gesù in grembo a sua madre Maria dopo la crocifissione.
Michelangelo lavorò alla Pietà Bandini, chiamata anche La Deposizione o Compianto sul Cristo morto, tra il 1547 e il 1555 quando aveva circa 70 anni.
Raffigura Gesù dopo la sua discesa dalla croce, sostenuto dalla Vergine Maria, Maria Maddalena e un anziano Nicodemo, che ha una somiglianza con lo stesso Michelangelo.
L’artista scolpì la Pietà Rondanini, sua ultima opera, dal 1552 fino agli ultimi giorni della sua vita, nel 1564.
La statua in marmo, rimasta incompiuta, è oggi esposta al Castello Sforzesco di Milano.
Raffigura la Vergine Maria addolorata che lotta per tenere vicino al suo il corpo eretto di Gesù.
La mostra alla Pinacoteca è inserita nel percorso dei Musei Vaticani. Foto ANSA.