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Uno dei migliori percorsi ciclabili in Italia

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I viaggi in bicicletta offrono una soluzione al turismo eccessivo a Roma

Mentre la città eterna si prepara al grande evento del Giubileo 2025, la Sabina laziale dedica il suo bellissimo viaggio per ciclisti, da Assisi a San Pietro, ai visitatori in cerca di nuove esperienze.

Milioni di turisti ogni anno si recano nella Capitale per ammirare i monumenti e le chiese disseminate nella caotica città perché, nonostante i suoi difetti, offre una bellezza senza pari.

Il numero di turisti che arrivano giornalmente a Roma è accelerato oltre i numeri pre-pandemia, tanto che la destinazione è stata saturata fino al punto di sovra-turismo.

Si sta lavorando per rispondere alla domanda e diversificare le offerte per i turisti che vengono a Roma, al fine di mitigare gli effetti negativi dell’eccessivo turismo.

Il patrimonio unico ed indimenticabile di eccellenze storiche, artistiche, archeologiche, naturalistiche ed enogastronomiche che il Lazio e le regioni limitrofe presentano con orgoglio non mancherà di affascinare i turisti di tutto il mondo.

Stifone

Una di queste opzioni è il territorio che ha svolto un ruolo importante nella ricca storia di Roma. Sabina è una regione costellata di piccoli, pittoreschi borghi medievali tra le lussureggianti colline che si affacciano sulla distesa del Valle del Tevere.

Tra le tante iniziative messe in campo da associazioni e amministrazioni locali per intercettare i flussi turistici destinati alla Capitale, ce n’è una ispirata all’occasione del precedente Giubileo del 2015.

L’idea è nata dal esperienza di ciclista e viaggiatore e abbraccia sia il tema dell’acqua che il nome di Francesco che unisce il Papa di Roma e il Santo di Assisi.

AssisiRoma e Assisi, le due capitali mondiali della cristianità, sono unite da “Assisi-Roma Via dell’Acqua”, un viaggio che fonde natura, storia, arte, archeologia ed enogastronomia.

Un itinerario che si snoda in gran parte lungo i corsi d’acqua umbri e laziali e collega la valle Spoletana, la valle del Nera e la valle del Tevere in un percorso unico che è percorribile in bicicletta, a piedi e per lunghi tratti anche a cavallo.

Queste le caratteristiche della Via dell’Acqua da Assisi a Roma:

  • 254 chilometri
  • 8 siti UNESCO
  • 7 Abbazie
  • 3 Siti archeologici
  • 4 Siti di interesse comunitario
  • 2 Ex ferrovie storiche
  • 2 Oasi naturali
  • 10 Città d’arte
  • 8 Fiumi e torrenti
  • La cascata più alta d’Europa
  • Le 2 capitali del Cristianesimo in Italia
  • 25 Stazioni ferroviarie per lo scambio intermodale treno+bici

Da Assisi a Roma (e Fiumicino) in bicicletta lungo la Via dell’Acqua

(traduzione di un articolo di Manlio Pisu e pubblicato dal Sole24Ore)

È uno dei i più bei percorsi cicloturistici del centro Italiacapace di soddisfare anche i palati più esigenti: da Assisi a Roma in bicicletta con il fruscio dell’acqua nell’orecchio lungo 250km di sentieri tra Umbria e Lazio che separano i due centri della cristianità.Questo è il Via dell’Acquaun percorso che si snoda lungo il corso dei fiumi Topino, Clitunno, Nera e Tevere.

La combinazione di ingredienti è unica: natura, storia, arte, paesaggi, borghi, spiritualità, enogastronomia, avventura e un po’ di fatica, ma solo un pizzico.

In bici in UmbriaCredito fotografico: Enrico Spetrino/Shutterstock.com

Il grado di difficoltà del percorso è medio-basso. Il fondo stradale è buono, con piste sterrate o asfaltate ben tenute. Il dislivello in salita (2100 metri in tutto) è superabile anche per gambe poco allenate.

A questo si aggiunge il fatto che il percorso è ben collegato per ferrovia (Assisi è a un’ora e venti di treno da Roma con possibilità di carico bici), e si capisce che la Via dell’Acqua, nel suo insieme o nei singoli tratti, ha le potenzialità per affermarsi come best seller in mercato nazionale ed internazionale del cicloturismo.

Dalla Drava al Nera

Il progetto nasce dal basso dall’iniziativa di Alessandro Marrone, ciclista da una vita. Nel 2013 era in vacanza in bicicletta sulla pista ciclabile della Drava dalla Val Pusteria (Alto Adige) al Danubio.

“Possibile”, si chiedeva, “che nel centro Italia non si possa fare nulla di simile? Da lì iniziò un viaggio che portò il “fondatore” della Via dell’Acqua dalla sua città natale, Stimigliano in Sabina, a ” collegare” e “cucire insieme” otto diversi percorsi ciclabili dell’Umbria e del Lazio, fino a farli diventare un unico percorso interregionale.

La strada

Oggi la Via dell’Acqua è un’opera per lo più completa, facilmente percorribile anche da ciclisti inesperti. Mentre lo è adatto per mountain bike, e-bike e gravel bikenon è consigliato per bici da strada.

C’è un piccolo tratto ancora da pescare: mancano alcuni (brevi) tratti di pista ciclabile, dalla Cascata delle Marmore a Terni e da Fiano Romano a Labaro, alle porte del capoluogo.

Cancello d'ingresso Narni La segnaletica a terra è decente fino al Marmore. Allora manca o è del tutto assente.Ma a guidare il ciclista lungo tutto il percorso è una traccia Gpx molto affidabile e scaricabile gratuitamente. Si può accedere su un navigatore per bici (come Garmin) o anche su uno smartphone. Seguendo la mappa, non ti perderai.Di certo, però, chi vuole intraprendere questo percorso deve sapere che il percorso è, sì, bello, ma lontano dagli standard qualitativi delle infrastrutture ciclabili a nord delle Alpi.

La Valle Umbra

Stazione ferroviaria in stile Liberty di Assisi può essere il punto di partenza per un tour in bicicletta di più giorni. Ma la corsa può configurarsi anche come escursione giornaliera o di fine settimana, muovendosi da una delle tante stazioni della linea Roma-Perugia.

Appena sceso dal treno ad Assisi, il ciclista si trova immerso nell’atmosfera spirituale che caratterizza la città del Santo.

Stazione ferroviaria AssisiCredito fotografico: Complexli / Shutterstock.comA pochi metri dalla stazione i fedeli possono ottenere l’indulgenza dai peccati con la visita alla cappella della Porziuncola del 33 d.C. nella basilica di Santa Maria degli Angeli.Da lì vale la pena salire ad Assisi alle pendici del Monte Subasio. Di Giotto i cicli pittorici che decorano le pareti della Basilica di San Francesco (sito Unesco) lasciano senza parole. Il villaggio è incantevole, pieno di spiritualità e pellegrini da tutto il mondo.

Scendendo dal paese, iniziamo a pedalare nell’ampio Valle Umbra. Prima tappa a Cannara, dove il piccolo ma prezioso museo comunale riserva grandi sorprese. La pedalata tutta in piano lungo le acque del Topino ci porta a Bevagnauno dei borghi più belli d’Italia.BevagnaDa lì riprendiamo il sentiero verso Spoleto. Il nostro sguardo si posa sulle colline di Montefalco e sui vigneti del Sagrantino, su Trevi e Pissignano. Una piccola deviazione obbligata è al Sorgenti del Clitunnoil laghetto di acqua sorgiva cristallina nel fondovalle, cantato in poesia da Virgilio avanti. A pochi metri da lì c’è il piccolo tempio longobardo (un sito Unesco). La prima tappa potrebbe concludersi a Spoleto, un altro gioiello dell’Umbria e un altro Sito Unesco – la chiesa di San Salvatore.

Il Sentiero Spoleto – Norcia

Da Spoleto inizia uno dei tratti più suggestivi e avventurosi della Via dell’Acqua. È la vecchia ferrovia, oggi dismessa, da Spoleto a Norcia, attiva tra il 1926 e il 1968.

Un capolavoro di ingegneria ferroviaria degli anni ’20il tracciato risale un leggero pendio, disegnando diverse anse elicoidali, per superare il dislivello di circa 300 metri fino al Passo Caprareccia.

Vecchi binari del treno Caprareccia

L’oscurità totale dei tunnel conferisce al percorso un pizzico di avventura. Nei tunnel la temperatura precipita. Una buona torcia è essenziale.

La Valnerina

Dal buio pesto delle gallerie si torna al verde brillante delle Valnerina. Il primo paese che compare è Sant’Anatolia di Narco sul Neraaffluente del Tevere. Lì si prende la pista ciclabile Nera Greenway. Lungo il fiume, il fruscio della corrente è musica per le orecchie del pedone. In rapida successione i paesi di Scheggino, Ferentillo e Arrone.

Una breve deviazione vi porta fino a Umbrianoil borgo abbandonato che dà il nome all’Umbria, e l’abbazia di San Pietro in Valle, oggi trasformata in un piccolo hotel di charme.

Marmore cadeScendendo ulteriormente, il Nera riserva uno dei suoi spettacoli più suggestivi: il Cascate delle Marmorela cascata artificiale realizzata dai Romani nel III secolo a.C. deviando le acque del fiume Velino per drenare il bacino paludoso di Rieti e ricavare terreni seminativi da destinare ai legionari al termine del loro servizio in una sorta di welfare ante litteram sistema. È un luogo amato da Lord Byronuno dei protagonisti del Grand Tour sette-ottocentesco della Penisola: Narni, Corot e il Ponte di Augusto.

Da Narni in discesa il Nera dà ancora il meglio di sé. Sotto la città che ha ispirato CS Lewis per il suo Cronache di Narnia svettano gli imponenti ruderi del ponte di Augusto (27 aC).

Jean-Baptiste Camille Corotpaesaggista francese della metà dell’Ottocento, ne rimase talmente affascinato da raffigurare le rovine in più di venti dipinti, sparsi per tutta la Francia.

A Stifone, nelle gole del Nera, sormontato da l’abbazia di San Cassianoil fiume assume colorazioni verde smeraldo e blu cobalto.OtricoliIl percorso scende poi nella valle del Tevere fino a Ortepassando per il lago di San Liberato (oasi ornitologica) e il sito archeologico di Ocriculum.

La Valle del Tevere

Ad Orte il Nera confluisce nel Tevere. Qui il paesaggio si apre. La corsa sfreccia attraverso la Sabina.Monte SorattaSullo sfondo c’è l’inconfondibile profilo del Monte Soratte. Roma è a due passi.

L’Oasi naturalistica Tevere-Farfa e l’area archeologica di Lucus Feroniae sono le ultime attrattive prima di entrare nell’area metropolitana, dove a Labaro si prende la pista ciclabile di Castel Giubileo fino a San Pietro.

La Regina Ciclarum – Finis Terrae

Per chi ha ancora forza nelle gambe, il percorso può essere allungato fino alla foce del Tevere a Fiumicino. Basta seguire il Regina Ciclarumuna nuova pista ciclabile che porta dal centro del capoluogo al Mar Tirreno.Porto FiumicinoCredito fotografico: Sergio Di Pasquale Luci / Shutterstock.comPer concludere in bellezza, l’antico porto romano di Claudio e quello di Traiano, con la sua (per l’epoca) avveniristica vasca esagonale, unica al mondo. Poi una frittura mista di pesce e calamari sul portocanale di Fiumicino. Buona pedalata!

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L’Italia affronta lo sciopero dei trasporti pubblici locali lunedì 24 luglio

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Scioperi per colpire i servizi di trasporto locale nelle città di tutta Italia.

I pendolari a Roma e in altre città italiane devono affrontare l’interruzione dei servizi di trasporto pubblico locale a causa di uno sciopero nazionale di quattro ore lunedì 24 luglio.

L’azione sindacale è stata indetta dal sindacato USB e riguarderà i servizi di autobus, metropolitana e tram, con orari di sciopero variabili da città a città.

A Roma lo sciopero riguarderà i servizi ATAC, Cotral e Roma TPL dalle 8.30 alle 12.30, secondo il sito di Roma Mobilità.

USB ha affermato che lo sciopero è in risposta a una serie di controversie tra cui il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, nonché la retribuzione e la sicurezza sul posto di lavoro.

L’azione sindacale programmata arriva dopo che due recenti scioperi hanno causato interruzioni diffuse ai servizi ferroviari e agli aeroporti in Italia.

Per informazioni ufficiali sui prossimi scioperi in Italia consultare il sito del ministero dei trasporti.

Credito fotografico: Phuong D. Nguyen / Shutterstock.com.

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In Italia i conducenti che abbandonano i cani rischiano di perdere la patente

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Per Salvini abbandonare gli animali domestici è “atto di assoluta barbarie”.

I conducenti in Italia che abbandonano i loro cani sul ciglio della strada potrebbero rischiare la sospensione o la revoca della patente di guida, su proposta del ministro dei trasporti italiano Matteo Salvini.

La mossa proposta è tra una serie di possibili modifiche a un disegno di legge sulla sicurezza stradale da discutere in parlamento, ha detto giovedì Salvini al senato, come parte delle misure per inasprire le sanzioni a chi scarica i propri animali domestici quando va in vacanza.

“Oltre ad essere un atto di assoluta barbarie e inciviltà, rischia anche di mettere a repentaglio l’incolumità di chi viaggia”, ha detto Salvini, aggiungendo di augurarsi che le misure proposte “aiutino a far capire che deve essere una vacanza per tutti”.

Ha anche detto che parlerà con l’associazione dei comuni italiani ANCI per garantire l’accesso degli animali alle spiagge, oltre a parlare con l’Ente per l’aviazione civile ENAC per gli animali che viaggiano sugli aerei.

L’intervento di Salvini arriva una settimana dopo che la Polizia di Stato italiana ha lanciato una campagna contro l’abbandono degli animali durante le vacanze estive.

Citando i dati dell’ente nazionale per la protezione degli animali ENPA, la polizia ha affermato che nel 2022 una media di 127 animali al giorno sono stati abbandonati o consegnati ai rifugi, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.

A chi viaggia con animali quest’estate si consiglia di “fare numerose soste, tenere l’animale all’ombra e dargli da bere spesso”, secondo la campagna della polizia.

La polizia ha anche ricordato che l’abbandono di un animale è un reato, con pene fino a un anno di reclusione e multe da 1.000 a 10.000 euro.

“Se vi capita di vedere un cane abbandonato o qualcuno che lo abbandona, non esitate a chiamare i numeri di emergenza 112 o 113” – dicono i carabinieri – “Un animale domestico lasciato in strada o in autostrada, oltre ad essere destinato a morte certa, può rappresentare anche un grave pericolo per la circolazione e per gli altri utenti della strada”.

Per conoscere la procedura per l’adozione di un cane a Roma, consulta la nostra guida.

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Roma svela il progetto forestale vincente per il nuovo Museo della Scienza

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Museo della Scienza in zona Flaminio.

Roma ha svelato i piani per un nuovo museo della scienza nella capitale giovedì dopo che il progetto vincitore è stato scelto da una giuria presieduta dal celebre ‘archistar’ Daniel Libeskind.

Il vincitore del concorso internazionale è stato lo studio di architettura romano ADAT Studio con il progetto “Science Forest” che incorpora natura e spazi sospesi collegati da passerelle in vetro.

Il Museo della Scienza sorgerà nell’area Flaminio, nell’ex caserma militare di via Guido Reni, vicino al complesso museale e Auditorium del MAXXI.

Tutto secondo i piani, i lavori di costruzione del progetto da 75 milioni di euro inizieranno nel 2025, con l’inaugurazione del museo prevista per il 2027.

Per maggiori dettagli sul progetto (in italiano) consultare il sito web della città.

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