La storia di Marta accende il dibattito sui social a Roma.
La storia di un tifoso dell’AS Roma che sta saltando la laurea della figlia a Roma per assistere alla finale di Europa League a Budapest ha suscitato molto dibattito sui social media in Italia.
“Mi chiamo Marta e vorrei dirvi una cosa che mi ha lasciato addolorato” – ha raccontato la studentessa di biologia I Lunatici trasmissione Rai Radio Due – “Mercoledì mi laureo in biologia, ma mio padre non ci sarà alla cerimonia perché mi ha detto che ha messo le mani sui biglietti per la finale di Europa League tra Roma e Siviglia a Budapest”.
“Per un uomo di 60 anni, la laurea della figlia arriva dopo la sua squadra di calcio”, ha aggiunto Marta, mentre i tifosi della Roma si affrettano a procurarsi i tanto agognati biglietti per la partita del 31 maggio.
La storia della donna ha provocato una marea di commenti sui social media, per lo più dalla sua parte, tra cui uno che ha affermato che le azioni del padre gli avevano “guadagnato un biglietto di sola andata per la casa di cura”.
Altri accorsero in difesa dell’uomo, esortando la donna a dare tregua al padre, e uno lo definì “il più grande romanista dai tempi di Giacomo Losi”, figura leggendaria che trascorse tutta la sua carriera professionale, dal 1955 al 1969, con AS Roma.
Il racconto di Marta arriva pochi giorni dopo che un’altra leggenda della Roma, Daniele De Rossi, aveva dichiarato di aver rifiutato l’offerta di un biglietto per la finale di Europa League per restare al fianco della figlia che nello stesso giorno si diploma alle superiori.
Scrivendo sulla sua pagina Instagram, De Rossi ha detto di aver rifiutato il biglietto con “grande rammarico” ma ha sottolineato: “Quando un pezzo del tuo cuore si laurea non puoi perderlo”.
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