I turisti continuano a deturpare l’antico punto di riferimento nonostante l’indignazione pubblica.
Nei giorni scorsi due turisti adolescenti hanno vandalizzato il Colosseo incidendo i loro nomi nel monumento, settimane dopo che un incidente simile aveva suscitato indignazione in tutto il mondo.
Venerdì una turista svizzera di 17 anni, in vacanza a Roma con la sua famiglia, è stata filmata mentre incideva la prima lettera del suo nome su un muro del Colosseo dalla guida turistica italiana David Battaglino che ha prontamente denunciato l’accaduto alle autorità.
Battaglino ha raccontato Corriere della Sera giornale che ha informato i genitori della ragazza che aveva commesso un reato ma questi hanno reagito con fastidio, licenziandolo e cercando di “minimizzare” l’accaduto.
“È solo una ragazzina, non stava facendo niente di male”, hanno riferito i genitori.
Successivamente Battaglino ha raccontato di aver ricevuto una telefonata dai carabinieri che lo hanno convocato per fare una denuncia formale al commissariato di piazza Venezia.
La ragazza svizzera è accusata di aver arrecato danno a un sito di interesse storico artistico, reato che comporta la reclusione e la multa fino a 15.000 euro.
Filmato di una turista svizzera, 17 anni, che incide le sue iniziali nel Colosseo. pic.twitter.com/Ootxkal3zh— Ricercato a Roma (@wantedinrome) 15 luglio 2023
Il giorno successivo un adolescente tedesco, anch’egli di 17 anni ea Roma in gita scolastica, è stato sorpreso a deturpare un muro del Colosseo e ora deve affrontare le stesse accuse del turista svizzero.
In un’intervista al quotidiano di Roma Il Messaggero lunedì la direttrice del parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo si è scagliata contro la “mancanza di educazione civica sul patrimonio” di molti turisti “interessati soprattutto a farsi i selfie”.
Russo, che ha messo in guardia dal “turismo dei selfie” in un’intervista del 2020 con Ricercato a Romaha insistito sul fatto che il sistema di sorveglianza del sito fosse “assolutamente all’altezza” e ha sottolineato gli sforzi per “educare i visitatori più giovani” in particolare.
I due recenti episodi sono gli ultimi di una serie di altri reati simili, e, se si potrebbe – eventualmente – concedersi per la giovinezza dei turisti, lo stesso non si può dire per la maggior parte degli altri atti vandalici al Colosseo, compiuti da persone molto più grandi dei due adolescenti.
A giugno un turista ha fatto notizia in tutto il mondo dopo che un video virale lo ha mostrato mentre incideva “Ivan+Hayley 23” in una parete interna del Colosseo, un atto definito “incivile e assurdo” dal ministro della cultura italiano.
Il turista, identificato come un istruttore di fitness bulgaro di 27 anni residente nel Regno Unito, è stato rintracciato dalla polizia italiana e rischia una multa di 15.000 euro e una pena detentiva fino a cinque anni.
Il turista ha scritto una lettera di scuse alla Procura di Roma, chiedendo perdono e porgendo le sue “più sentite e sincere scuse agli italiani e al mondo intero”.
Tuttavia la lettera dell’uomo si concludeva con la bizzarra affermazione di non essere a conoscenza dell’antichità del Colosseo, suscitando un diffuso disprezzo in Italia.
In un aggiornamento sul caso di lunedì, la Procura di Roma chiederà il suo rinvio a giudizio, hanno riferito fonti vicine alla questione all’agenzia di stampa italiana ANSA.
Reputo gravissimo, indegno e segno di grande inciviltà, che un turista sfregi uno dei luoghi più celebri al mondo, il Colosseo, per incidere il nome della sua fidanzata. Spero che chi ha compiuto questo gesto venga individuato e sanzionato secondo le nostre leggi. pic.twitter.com/p8Jss1GWuY— Gennaro Sangiuliano (@g_sangiuliano) 26 giugno 2023
La scorsa estate una turista canadese ha utilizzato una pietra per scolpire le sue iniziali su un muro esterno del Colosseo mentre nel settembre 2020 un uomo irlandese, di 32 anni, è stato sorpreso a fare lo stesso su un pilastro all’interno del monumento.
Atti di vandalismo di alto profilo al punto di riferimento di Roma negli ultimi anni includono una donna israeliana, di 39 anni, che ha graffiato le iniziali del marito e dei figli nell’anfiteatro; un uomo dell’Uruguay (32) che ha usato una chiave per scrivere ‘Juan’ su un muro del Colosseo; e un turista ungherese (29) che ha inciso una lettera ‘T’ come ricordo della sua visita.
Nel 2015 una donna austriaca (40 anni) ha utilizzato un coltellino svizzero per incidere le lettere “MDS” nel Colosseo; un grande calciatore bulgaro (33) ha lasciato le sue iniziali; e due donne americane, di 21 e 25 anni, hanno usato monete per incidere una “J” e una “N”, prima di scattare un selfie sorridente della loro opera.
Nel 2014 un turista russo è stato multato di 20.000 euro per aver inciso una grande lettera “K” su un muro all’interno del monumento romano.
Molti dei turisti fermati dalla polizia affermano di aver pensato che fosse “giusto” aggiungere il proprio marchio ai graffitti (in gran parte antichi) già presenti sulle pareti del monumento.
La domanda che molte persone in Italia si sono poste di recente è: il messaggio affonderà mai così com’è non va bene vandalizzare il Colosseo?
Foto ANSA/Carabinieri