Zaki aveva ricevuto una condanna a tre anni martedì.
L’attivista egiziano per i diritti umani Patrick Zaki è stato graziato dal presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi mercoledì, un giorno dopo essere stato condannato a tre anni di carcere con l’accusa di “diffusione di notizie false”.
Zaki, che si è recentemente laureato con lode all’Università di Bologna in Italia, è stato arrestato al Cairo nel 2020 dopo aver scritto delle sue esperienze di discriminazione come cristiano copto in Egitto.
Zaki, una ricercatrice di 32 anni sulle questioni di genere per l’Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR), stava studiando per un master in Gender and Women’s Studies a Bologna.
Il Presidente scelto al-Sisi ha concesso la grazia a #PatrickZaki. Grazie alla politica estera del Governo abbiamo dato un contributo decisivo per liberare questo giovane studente. Risultati concreti attraverso il lavoro ed una credibilità internazionale.
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) 19 luglio 2023
Zaki è stato accusato di aver pubblicato notizie false con l’intento di incitare disordini sociali e di usare propaganda sovversiva contro lo Stato egiziano, accuse che ha sempre negato.
Il suo caso ha suscitato la condanna internazionale, in particolare in Italia, e nel 2021 il senato del paese ha votato nel 2021 per concedergli la cittadinanza italiana.
“E’ una grande gioia per Bologna” – ha detto il sindaco della città Matteo Lepore La Stampa quotidiano di mercoledì sera – “Spero significhi riabbracciarlo presto e riaverlo in città”.